doimo cityline
La nostra storia
Doimo Cityline il 31 dicembre 2021 ha compiuto trent’anni
Una storia legata indissolubilmente a quella del suo fondatore Giuseppe Doimo, un imprenditore ma soprattutto un uomo fuori del comune, che ha attraversato il secolo breve lasciando un segno nel mondo dell’imprenditoria italiana e in tutte le persone che l’hanno conosciuto.
giuseppe doimo
Figlio di contadini, già da bambino dimostra tutta la sua determinazione e curiosità nell’imparare il mestiere di falegname tanto che, quando il proprietario della bottega dove lavora come apprendista si ammala, decide di rilevare l’attività e contemporaneamente di frequentare la scuola professionale di Pieve di Soligo.
1949
Il 1949 è la data che sancisce l’attività mobiliera a nome Doimo: aveva sedici anni e da piccola bottega confinante con la casa paterna che produceva porte, finestre e piccoli mobili, si ingrandisce aumentando il numero dei suoi collaboratori ed estendendo la produzione anche all’ambiente della camera da letto.
anni '60
anni '70
Nei primi anni 70 avvengono le prime acquisizioni e, da una grande intuizione di Giuseppe Doimo, con il consenso dei fratelli nel frattempo tutti divenuti partecipi nell’attività imprenditoriale, viene attivato il Gruppo Doimo: un’entità al di sopra di tutto il cui scopo era quello di creare delle sinergie utili alle aziende e di offrire loro la possibilità di proporsi al mercato come espressione di una struttura coesa e dalla elevata potenzialità.
anni '80
Lungimiranza, determinazione, visione e abilità nel reinvestire in maniera continua gli utili in attrezzature produttive ed innovazione, hanno consentito al gruppo Doimo a partire dai primi anni 80 (quando l’Italia risulta il secondo paese esportatore nel mondo del settore mobiliero) di assumere una posizione di rilievo nel mercato dei beni d’arredo.
anni '90
Gli anni Novanta del Gruppo cominciano nel nome del design e all’insegna della Doimo Cityline, creata a Mosnigo nel 1991 inizialmente per la produzione dal carattere spiccatamente moderno dell’arredamento componibile per la zona giorno, notte, ufficio e contract.
Successivamente la produzione si è specializzata nelle camerette, tipologia che è rimasta il core-business fino ad oggi. Ha raccontato Giuseppe Doimo:
2008
Nel 2008 Doimo Cityline si sposta nell’unità produttiva attuale sorta a meno di un chilometro dalla sede storica dell’azienda: un’architettura avveniristica e all’avanguardia dal punto di vista logistico-produttivo, per la quale sono state adottate moderne tecnologie fornite dai migliori produttori italiani e tedeschi.
Un’azienda che opera al massimo in fatto di efficienza, produttività, flessibilità con processi automatizzati di reparti, lavorazioni e le funzioni.
oggi
Se la sfida del passato era quella di progettare e produrre perseguendo gli obiettivi di estetica, funzionalità, qualità ed efficienza, oggi la priorità è divenire un’azienda totalmente sostenibile.
Essere un’azienda sostenibile per Cityline significa focalizzare i propri sforzi sulla risoluzione dei problemi a lungo termine pensando alle generazioni future. La sua produzione, infatti, è realizzata nel pieno rispetto dell’ambiente, della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e dei principi etici e di responsabilità sociale nei confronti dei dipendenti e della collettività. Dunque, non solo responsabilità ambientale, ma anche economica e sociale.
Il testimone di questa straordinaria avventura imprenditoriale oggi è nelle mani dei nipoti, Alberto e Giuseppe, e di Laura, sua figlia, che ha iniziato a lavorare con lui dagli anni ’80, raccogliendone l’eredità intellettuale.
Doimo Cityline opera nel settore dell’arredamento anche con i marchi:
oltre 200.000 le camerette arredate in italia e altrettanti bambini felici
domani
Quella del futuro è una sfida importante ed impegnativa ma Cityline può contare, oltre che ad una fabbrica all’avanguardia, sulle persone che ne fanno parte. Uomini e donne mossi da un valore profondo che condividono con Cityline: il lavoro come voglia di fare, impegno ed interesse.
Alla base della crescita continua dell’azienda vi è la partecipazione attiva di persone che sentono l’appartenenza ad un gruppo, che creano un clima di collaborazione fondato sulla condivisione degli obiettivi e sull’assunzione di responsabilità connessa al proprio ruolo.
